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Una battaglia tra robot e giganti dell'età della pietra

2014-12-01

I Green Birds hanno partecipato con successo a Eurobot 2014.

The Green Birds Team robots pursue mammoths.
I robot Green Birds si sono adattati perfettamente alla vita nell'età della pietra.
Pronti, partenza, via! Improvvisamente, quattro robot futuristici prendono vita. I robot emergono da una piattaforma verde e cominciano a raccogliere frutta, accatastare pezzi di legno e inseguire enormi mammut. Robot e preda si avvicinano pericolosamente tra loro, girano in cerchio e si lanciano furtive occhiate di sfida. Il minimo errore può essere fatale...

Eurobot - L'arena della robotica

Può sembrare una scena da film d'azione, ma in realtà si tratta dello scenario rappresentato a Eurobot 2014, evento tenutosi a giugno nella città di Dresda, in Germania. Squadre provenienti da tutto il mondo sono scese in città per partecipare al concorso con i propri robot autonomi autoprodotti. Il tema di quest'anno - "Prehistobot" - ha riportato alla preistoria i partecipanti all'evento. In un duello della durata di novanta secondi, l'obiettivo era battere l'avversario tentando di affrontare la vita quotidiana dell'età della pietra.

I Green Birds - Alimentati dallo spirito di squadra

Enrico Schulz, dipendente Pepperl+Fuchs del reparto per lo Sviluppo tecnico-applicativo ha preso parte alla battaglia come membro della squadra dei "Green Birds". La squadra è composta da studenti e laureati dell'Università di Mannheim e da apprendisti e dipendenti Joseph Vögele AG e Pepperl+Fuchs GmbH. "Abbiamo tutti differenti aree di competenza e di esperienza, ma condividiamo una grande passione per la tecnologia e la manualità", dice Enrico Schulz. Lavorando in collaborazione con l'Università di Mannheim e Pepperl+Fuchs, Joseph Vögele AG è stata lo sponsor principale della squadra. "Abbiamo visto un notevole impegno da parte dei giovani nella preparazione alla gara e ci siamo accorti di quanto questo sia importante per il risultato finale. Oltre ad avere una grande passione per la tecnologia e una mente creativa, i partecipanti devono soprattutto dimostrare la propensione al lavoro di squadra. E, cosa più importante, il concorso permette inoltre ai nostri apprendisti di ampliare le proprie competenze professionali", spiega Thomas Bayer, responsabile della formazione per il settore dell'elettrotecnica presso Joseph Vögele AG.


Con i due robot "Big" e "Small", i Green Birds hanno ottenuto il miglior risultato nella storia della squadra.

I robot - Dai Lego all'automazione

Una volta annunciati i dettagli del concorso, le squadre hanno avuto a disposizione sei mesi per sviluppare un robot e un robot ausiliario facoltativo. "Ci sono volute quasi 1.500 ore per sviluppare i nostri due robot, "Big" e "Small"", afferma Enrico Schulz. Ma come si è evoluta l'idea iniziale fino a ottenere il robot finito? La risposta è sorprendente: "Abbiamo cominciato a sviluppare e realizzare i possibili progetti con i Lego". Oltre alle sfide meccaniche, la squadra ha dovuto superare un ulteriore ostacolo: I robot dovevano funzionare grazie all'intelligenza artificiale. Data la sempre maggiore complessità dei compiti, la creatività, l'ingegno e i sensori giusti hanno svolto un ruolo fondamentale.

Lo scanner laser UHD R2000 - Tutto in vista

Lo scanner laser UHD R2000 ha davvero assicurato il successo delle macchine.
Lo scanner laser UHD R2000 ha davvero assicurato il successo delle macchine.

Nascosto nel cuore del robot, lo scanner laser UHD R2000 (2-D LiSAR sensor) di Pepperl+Fuchs ha realmente assicurato il successo delle macchine. "Grazie all'esclusivo angolo di scansione a 360°, siamo stati l'unica squadra in grado di vedere l'intero campo di gioco e la prima squadra in assoluto a raggiungere questo obiettivo", spiega Schulz. Questa tecnologia ha permesso ai Green Birds di vedere esattamente cosa stavano facendo gli avversari e analizzare di conseguenza queste informazioni. Questo ha rappresentato un grandissimo vantaggio, considerando che le collisioni con gli altri concorrenti sono severamente vietate. Oltre allo scanner laser UHD R2000, il team ha utilizzato anche altri sensori Pepperl+Fuchs. La fotocellula a sbarramento R2 ha avuto un ruolo molto importante per le "aree del fuoco" sul campo di gioco. L'obiettivo era di utilizzare il sensore per rilevare i triangoli posizionati sul campo da gioco. Ogni squadra doveva girare il triangolo in modo che corrispondesse al colore della propria squadra e depositarlo sulla piattaforma designata, l'area del fuoco. Dopo aver portato correttamente a termine questo compito, alla squadra venivano assegnati dei punti.


Il passo successivo - Spodestare i campioni del mondo

48 squadre si sono affrontate in questa e altre sfide all'evento di Dresda. Purtroppo, i Green Birds sono stati definitivamente sconfitti ai quarti di finale. Dopo un entusiasmante duello, hanno perso per un soffio la gara contro la squadra francese pluricampione del mondo, che alla fine è riuscita a sollevare ancora una volta il trofeo. I Green Birds sono soddisfatti del settimo posto ottenuto, il miglior risultato finora nella storia della squadra. Tuttavia, la squadra non è intenzionata a dormire sugli allori. "Ci siamo andati molto vicino e abbiamo davvero spaventato i francesi. Torneremo l'anno prossimo. Tutte le strisce vincenti si interrompono, prima o poi", sottolinea Enrico Schulz con un occhiolino d'intesa.